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25 gennaio 2023: in occasione dell’anniversario della fondazione della Congregazione della Missione Padre Tomaz Mavric CM, Superiore Generale della piccola Compagnia, visita la famiglia vincenziana nel territorio catanese

Il 25 gennaio ricorre una data importante per coloro che sono ispirati dalla misericordia della carità di San Vincenzo De’ Paoli.
Nel 1617 dello stesso giorno il fondatore di numerose congregazioni religiose durante una visita in un villaggio della Francia, Folleville, rivolse alla comunità la predica sulla confessione generale.
Il Santo iniziò così a portare il Vangelo tra la gente semplice. Contadini, poveri, esclusi vennero accolti dall’ascolto attento di un uomo carismatico nato per servire gli ultimi.
Otto anni dopo Vincenzo fondò la Congregazione della Missione riunendo le comunità religiose e laiche in un’unica famiglia, la “famiglia Vincenziana”, di spirito umile, semplice e caritatevole.

A Catania è ben presente la famiglia vincenziana:
Missionari, Figlie della Carità, volontariato vincenziano, associazione medaglia miracolosa, JMV, offrono il loro servizio alla mensa per i poveri, durante le ronde serali delle unità di strada, al carcere minorile e presso le famiglie bisognose.

Dare fiducia all’amore per il prossimo, cogliere la bellezza della persona e riconoscere la sua dignità sono i capisaldi del volontariato vincenziano.Vivere la spiritualità tramandata da San Vincenzo De’ Paoli significa esprimere la volontà tangibile di aprire le porte dell’accoglienza e vivere nel profondo più intimo l’esperienza del dono.

Per ricordare l’anniversario della Congregazione la comunità vincenziana catanese si è riunita lo scorso mercoledì 25 gennaio 2023 con lo scopo di celebrare la volontà dell’“uomo in agguato”, definito così da Calvet.
In visita a Catania Padre Tomaz Mavric CM, Superiore Generale della piccola Compagnia, che per l’occasione ha conosciuto le strutture vincenziane presenti nel territorio:
la “Locanda del Samaritano”, il dormitorio maschile “San Vincenzo De’ Paoli” e quello femminile “Rut”, la Caffetteria Sociale “Pane Quotidiano”, il Centro Ascolto e l’Aula Studio & Biblioteca sociale “il Sicomoro”, servizi gestiti dai missionari vincenziani; l’Istituto Pio IX, la Casa di riposo “Regina Pacis” e “Casa Carità”, luoghi affidati alle Figlie della Carità.

Missionari e volontari che prestano il loro servizio a favore dei più fragili, ma anche le persone prese in carico dalla famiglia vincenziana di Catania, hanno avuto l’onore di conoscere Padre Tomaz. L’incontro è avvenuto presso la “Locanda del Samaritano”, casa di accoglienza gestita da Padre Mario Sirica. Per lui la famiglia vincenziana crea un legame profondo nella semplicità e nella carità verso il prossimo.

“È fondamentale per me ascoltare i vostri pensieri e opinioni perché mi permettono di riflettere sulla spiritualità vincenziana vissuta dalla vostra comunità” – ha detto il Padre Superiore Generale. “La famiglia vincenziana mira ad essere un movimento con lo scopo di condividere l’amore per gli altri”.

I presenti, spinti dalle parole di Padre Tomaz, hanno aperto il loro cuore raccontando con emozione frammenti del proprio vissuto e di come la loro vita sia migliorata grazie all’aiuto della comunità di San Vincenzo De’ Paoli. Mariella, ex ospite del dormitorio femminile “Rut”, ha condiviso la sua “storia d’amore” tra lei e la famiglia vincenziana che continua tutt’ora in quanto oggi è una volontaria della “Locanda del Samaritano”.
Un’altra toccante testimonianza è quella di Idrissa, un giovane emigrato dal Mali, che per assicurare un futuro migliore ai suoi figli ha lasciato la sua casa per trovare impiego in Italia. Purtroppo, un infortunio non gli ha permesso di continuare a svolgere il lavoro in campagna. Adesso, in attesa di cure, spera di migliorare la sua salute e ritornare a lavorare, condizione necessaria per la regolarizzazione dei documenti.

Tra le strutture sopra elencate presenti all’evento, il centro di accoglienza per minori “Pio IX”, diretto da Suor Rosanna Pitarresi, si è raccontato nella sua storia e nel suo progetto educativo.
“La persona, il bambino, sono sacri e per tale ragione si accolgono in pieno, nella loro fragilità, storia e obiettivi futuri” – ha detto Maria Rosaria, coordinatrice della struttura.

Prosegue Padre Rrok, Diacono della missione vincenziana, “la Locanda del Samaritano è l’altare del Santissimo Sacramento, ove al centro si pone la vita di tutti, volontari, ospiti, professionisti. La Locanda è anche madre che, come Maria, non abbandona i suoi figli nelle difficoltà”.

Alcune delle strutture vincenziane accolgono tra le fila dei loro volontari i giovani del Servizio Civile Universale, che forniscono il loro utile contributo durante le attività programmate giornalmente. Per loro, ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni, trovarsi in un ambiente multiculturale è un’esperienza fondamentale, in quanto il confronto con persone apparentemente diverse permette loro di arricchire anima e spirito.

Dopo le emozionanti parole scambiate tra Padre Tomaz e i presenti, la giornata si è conclusa con un gioioso momento di convivialità tra buon cibo e abbondanti sorrisi che hanno riempito il salone dell’Istituto “Pio IX”.

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